L’edificio Zois oggi esistente è in realtà solo una parte del manufatto ben più ampio originale, quanto resta è frutto di una consistente demolizione che ha compromesso l’impianto primitivo, messo a nudo murature di edificio che appartenevano a parti intercluse fra lotti contigui, archeggiature troncate, casualmente, del solo piano terreno, contrafforti ottenuti col mantenimento minimo di muri maestri sui quali sono visibili le primitive finestre tamponate successivamente. Anche l’unica facciata integra, quella su via Procureria, ha le finestre originali, di tutti i piani, tamponate, mentre le forature del piano terra sono frutto di interventi manutentivo che si sono susseguiti in tempi anche successivi alla demolizione più massiva.

La figura edilizia ora fotografabile appartiene a quell’incredibile insieme di disastro ambientale che è ormai l’intera area di Città Vecchia, ma è anche una potente sfida per chi ha l’occasione di raccoglierne l’insita provocazione: “demolitemi, perché sto per crollare!”.

Un pezzo di città così denso di storie dal mitico trecentesco Castello Amarina agli edifici di Piacentini e Nordio, val bene il tentativo di una esemplarità, una leale contesa fra nuovo ed antico, fra restaurare quanto più possibile il vecchio ed intarsiare appropriatamente il nuovo per far apparire una forma complessa, ma compiuta.

Nella proposizione dei materiali di finitura, di costruzione e di decorazione, si è voluto prediligere quelli che garantiranno lunga vita all’edificio. Lunga vita in armonia alla già lunga vita dei documenti che in esso verranno conservati, lunga vita a garantire nel tempo la dignità di un edificio che finché il Municipio di Trieste avrà sede in Piazza dell’Unità d’Italia n. 4 ne farà parte connessa ed integrante.

Committente:
Amministrazione Comunale di Trieste

Progettisti:
progetto generale: dott.arch. Gigetta Tamaro
progetto esecutivo: dott.arch. Gigetta Tamaro, dott.arch. Luigi Semerani
collaboratori elaborati tecnici
sistemazioni esterne: dott.arch. Francesco Semerani
progetto impianti: dott.ing. Bruno Maurich
progetto strutture: prof.dott.ing. Fausto Benussi

Cronologia:
realizzazione 1999-2003

Realizzazione:
Geosonda S.p.A. - Roma